L’Accademia Pollineana, col patrocinio
morale della Regione Calabria, con
il patrocinio ed in collaborazione con l’Amministrazione
comunale di Castrovillari, ha organizzato e promosso per giorno 28 Dicembre 2019, alle ore 18:00, la
manifestazione “Il valore del talento”,
che si è svolta presso la Sala Mostre del Castello Aragonese, ed in cui è stato conferito il Premio Pollineana-Città di
Castrovillari “Al valore del talento”, destinato a giovani talentuosi del
territorio che, in vari ambiti del sapere e delle competenze, hanno raggiunto
risultati eccellenti. Il programma della manifestazione si è articolato in tre
momenti: 1) Presentazione Mostra
“Inconscia_mente” di Anna Bonanni. 2) II Edizione Premio Pollineana
Città di Castrovillari “Al Valore del talento”- Giovani eccellenze-. Il
Premio intende far
conoscere le “risorse umane” del territorio ed, in particolare, quei giovani
talenti che si siano particolarmente distinti a livelli di eccellenza o
eminenza degli studi e/o delle carriere, contribuendo, con i loro talenti, a
ridefinire l’immagine positiva della Calabria nel contesto nazionale ed
internazionale. Il Premio sarà conferito all’ imprenditore calabrese Stefano
Caccavari per gli eccellenti risultati-di risonanza nazionale- raggiunti
nell’imprenditoria d’avanguardia, in grado di coniugare innovazione e
tradizione ed a Matteo Fasanella, attore e regista castrovillarese affermatosi
nel contesto culturale nazionale. Un riconoscimento alla carriera, invece, è stato conferito all'editore "Il Coscile" Mimmo Sancineto, giunto al traguardo del 50° anno di attività. 3) Cantare la Vita Nova: concerto
natalizio del Coro giovanile “Nova Vox Aurea”, diretto dal Maestro Agnese Bellini.
Le
atmosfere in Sala sono state curate da Atipico, secondo il gusto e la sensibilità
di Grazia Baratta.Nota:
Stefano Caccavari (imprenditoria giovanile):
MULINUM è la prima azienda agricola italiana che nasce da una
straordinaria operazione di crowdfunding, realizzata grazie all’intraprendenza
di un giovane calabrese, Stefano Caccavari, e alla conseguente risposta
ottenuta attraverso i social network (a luglio 2019 raccolti 1.436.000 euro).
Tale raccolta, tuttora aperta e in continua espansione, è stato il motore di un
progetto di filiera, controllata in ogni passaggio, che rilancia la coltura bio
di grani antichi locali, la produzione di farine integrali macinate
esclusivamente a pietra, in luoghi, i Mulinum appunto, costruiti in
bioedilizia, situati in mezzo alla natura e raggiungibili facilmente dalle
città, dove le farine vengono macinate a vista, dove si panifica il pane con
ricette tradizionali e lievito madre, dove si possono gustare straordinarie
pizze agricole e dove accadono eventi culturali, corsi di formazione e percorsi
didattici.
Il primo dei Mulinum di Stefano Caccavari è sorto nel 2017 in Calabria, nel comune di San Floro (CZ), perché è qui che il giovane, dopo gli studi in economia aziendale, è stato mosso dal desiderio di salvare il
suo territorio che rischiava di essere trasformato nella più grande discarica europea di rifiuti. Di fronte a quel pericolo, scampato nel 2015 grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini, il giovane intuisce che i
territori si salvano “coltivandoli”, creando quindi le condizioni di una cura quotidiana, con un progetto di ampia visione e a lungo termine. Con una mentalità imprenditoriale orientata più verso il significato di fare rete che su assistenzialismo e aiuti pubblici, Caccavari lancia l’invito a sostenere il suo progetto su facebook, dove ha già creato una comunità di 5000 persone, raccolta grazie a un precedente progetto partecipativo. La sottoscrizione di soci al progetto Mulinum, tuttora aperta, ha raccolto ad oggi 220 soci sottoscrittori, per una complessiva raccolta di 1.436.000 euro, destinati oltre che alla nascita del primo Mulinum di San Floro ai successivi Mulinum, individuati per ora in Toscana e in Puglia. Anche le destinazioni dei nuovi Mulinum nascono spontaneamente, dall’interessamento di aziende agricole o
imprenditori che diventano i capofila di questa particolare forma di sviluppo del proprio territorio, dove spesso i terreni sono lasciati incolti. Mulinum sta ponendo le basi per un rinascimento della coltura italiana del grano, partendo dalla ricchezza della biodiversità dei semi e delle loro proprietà che restano integre con la macinazione a pietra e la panificazione con pasta madre.
Il primo dei Mulinum di Stefano Caccavari è sorto nel 2017 in Calabria, nel comune di San Floro (CZ), perché è qui che il giovane, dopo gli studi in economia aziendale, è stato mosso dal desiderio di salvare il
suo territorio che rischiava di essere trasformato nella più grande discarica europea di rifiuti. Di fronte a quel pericolo, scampato nel 2015 grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini, il giovane intuisce che i
territori si salvano “coltivandoli”, creando quindi le condizioni di una cura quotidiana, con un progetto di ampia visione e a lungo termine. Con una mentalità imprenditoriale orientata più verso il significato di fare rete che su assistenzialismo e aiuti pubblici, Caccavari lancia l’invito a sostenere il suo progetto su facebook, dove ha già creato una comunità di 5000 persone, raccolta grazie a un precedente progetto partecipativo. La sottoscrizione di soci al progetto Mulinum, tuttora aperta, ha raccolto ad oggi 220 soci sottoscrittori, per una complessiva raccolta di 1.436.000 euro, destinati oltre che alla nascita del primo Mulinum di San Floro ai successivi Mulinum, individuati per ora in Toscana e in Puglia. Anche le destinazioni dei nuovi Mulinum nascono spontaneamente, dall’interessamento di aziende agricole o
imprenditori che diventano i capofila di questa particolare forma di sviluppo del proprio territorio, dove spesso i terreni sono lasciati incolti. Mulinum sta ponendo le basi per un rinascimento della coltura italiana del grano, partendo dalla ricchezza della biodiversità dei semi e delle loro proprietà che restano integre con la macinazione a pietra e la panificazione con pasta madre.
Matteo Fasanella, Attore, Regista, Actor Coach, Light
Designer
(teatro):
Attore e regista, nato a Castrovillari (CS), dopo la palestra attoriale fatta in Aprustum, ha scelto
Roma per perfezionare i suoi studi nella scuola di recitazione del Maestro
Ennio Coltorti, conseguendo
il diploma di Attore Professionista nel Giugno 2013.
Ha studiato e lavorato anche con Mario Scaccia, Edoardo
Sala, Pino Quartullo, Lorenzo Gioielli, Gianni De Feo e altri vari importanti
esponenti del panorama teatrale italiano. Negli ultimi anni ha curato le regie
teatrali di Cyrano de Bergerac, LʼUomo La Bestia e La Virtù, Il Grande Gatsby, Brothers, Due in Altalena. In ottobre ha debuttato al teatro Stanze
Segrete con Giovanna Dark,
curandone adattamento e regia. Collabora da giugno 2013 nella scuola
di recitazione di Roma ACCADEMIA ARTISTI in qualità di insegnante, aiuto
regista, light designer, camera operator. Affianca professionisti quali ENNIO
COLTORTI, ALESSANDRO CAPONE, FRANCO BROGI TAVIANI, FRANCESCO PAVOLINI,
GIANCARLO SCARCHILLI.
Collabora da
giugno 2013 anche con il Teatro Stanze
Segrete.
Dopo aver
tenuto corsi di formazione a vari livelli, ha accumulato esperienze
d’insegnamento nel settore teatro ragazzi, dai 6 ai 18anni.
Ha tenuto un
Corso teatrale di formazione terapeutica e sociale presso il Ser.T di
Castrovillari (CS), Dipartimento di Salute Mentale di Castrovillari (CS) e
presso l’Istituto Penitenziario – Casa Circondariale di Castrovillari (CS).
Tra i vari lavori di Regia Teatrale,
si segnalano nell’ ordine cronologico più recente:
Ottobre 2019 : Giovanna Dark di Birkin/Besson/Shaw–Attore Protagonista
Gennaio 2019
:Cyrano de Bergerac di E. (RIPRESA) Attore Protagonista
Gennaio 2018
:Cyrano de Bergerac di E. (RIPRESA) Attore Protagonista
Ottobre 2017:
Brothers da Jim Sheridan
Gennaio 2017:
Cyrano De Bergerac di E. Rostand (Attore Protagonista)
Ottobre 2016:
L’Uomo la Bestia e La Virtu di L. Pirandello (Attore Protagonista)
Gennaio 2016:
Il Grande Gatsby di F.S.Fitzgerald (Attore Protagonista)
Ottobre 2016:
DarkPlay – esperimento di scrittura creativa e messa in scena (Attore
Protagonista)
Aprile 2013: Cyrano
De Bergerac di E. Rostand (Attore Protagonista)
Aiuto regista
per Ennio Coltorti da giugno 2013
Aiuto regista
per Pino Quartullo
.
3.Cantare la Vita Nuova
Il Coro giovanile “Nova Vox Aurea”, diretto dal maestro Agnese Bellini ha concluso la
manifestazione con un concerto di canti natalizi. Le coriste Benedetta
Borgesano, Myriam Martufi, Francesca Morrone, Sofia Napolitano, Elisabetta
Perrone hanno interpretato Silent Night, Amazing
Grace, Oh Holy Night, White Christmas.
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Il Premio
Pollineana consiste in una statuetta in marmo leccese, realizzata dal M° Angelo
Cherillo e recante un particolare della statua di Atena-Minerva,
la civetta, cara alla dea della sapienza, posta su di un basamento recante un
libro con targa di intestazione del Premio.
Hanno condotto la serata i membri del Direttivo dell’Accademia Pollineana di Castrovillari:
Filomena Bloise, Pasquale Pandolfi, Angela Lo Passo, Mena Ferraro e Gianluigi
Trombetti. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PERSONALE DI ANNA BONANNI
“INCONSCIA_MENTE”
La passione per la pittura per Anna
Bonanni inizia molto presto: la madre, di professione maestra,che durante
l’infanzia aveva insegnato agli altri figli a leggere e a scrivere
precocemente, ritenendo in seguito che tale precoce insegnamento potesse avere
effetti non previsti, a causa di quello che definiva “un errore anticipatorio”
che avrebbe successivamente svantaggiato gli scolari più che favorirli, evita
di avviarla alla lettura ed alla scrittura premature, cosicchè Anna comincia ad
interessarsi autonomamente alle illustrazioni dei libri. I libri illustrati la
ispirano e ne nutrono la fantasia galoppante. Nei momenti di solitudine, comincia
ad esercitarsi nel disegno, la sua vera passione. E’ a questo punto che enta in
gioco il padre, che fa vedere i suoi disegni ad un indiscusso maestro: Gianni
Cherillo. Egli le da consigli e le impartisce vere e proprie lezioni sulla
prospettiva e le tecniche del disegno. Proseguendo negli studi, dopo il
conseguimento del diploma di maturità classica, nel 1979, presso il Liceo
Classico “Giuseppe Garibaldi”, si iscrive alla facoltà di architettura a Roma,
dove frequenta regolarmente le lezioni per quattro anni. Continua a studiare
disegno da autodidatta, privilegiando tecnica e progettazione, mentre trova
noiose e quasi incomprensibili le lezioni di storia dell’arte, senza voler
urtare la suscettibilità del suo illustre docente, il prof. Achille Bonito Oliva, critico d'arte, accademico e saggista italiano.
Anche la pittura inizialmente la annoia, continua a preferirle il disegno. Non
le interessa la mera riproduzione delle immagini, semmai privilegia la
fotografia, molto più “vera” nel riprodurre la realtà o meglio l’immagine di
essa. Il disegno la colpisce e la intriga, soprattutto nella prospettiva
dell’astrattismo, una delle più dirompenti correnti artistiche del 900 poiché
capovolge la millenaria concezione dell’arte come “imitatrice della realtà”.
Per la nostra artista, invece, proprio come accade per gli astrattisti, il cervello
non ha bisogno di pensare durante l’atto artistico che essenzialmente trasporta
all’infanzia. I disegni di Anna diventano più ricercati: comincia a disegnare
l’Inferno, poi il Purgatorio, infine il Paradiso, una vera e propria trilogia
dell’oltretomba dell’anima. Infatti, è dall’idea astratta che emerge l’oggetto
precipuo del suo interesse: l’anima, o per meglio dirla con Freud, l’inconscio.
L’arte degli astrattisti, cui Anna si richiama, non è oggettiva e ciò che
importa è il colore ed il movimento che l’artista esprime. Poco o affatto
importa la realtà, ciò che conta è l’esperienza in sé e per sé. Anna è
affascinata da artisti come Jackson Pollock, massimo rappresentante di una corrente dell'Espressionsimo astratto
americano detta action painting. La sua pittura si viene caratterizzando, alla
fine degli anni Quaranta, per il ricorso alla tecnica del dripping, cioè lo
sgocciolamento dei colori sulla tela, identificando in tal modo l’artista con
l'atto stesso del dipingere. Per Anna Bonanni arte, scienza ed inconscio
comunicano la complessità dell’esperienza psico-artistica. Per l’artista,
l’arte, il colore che si usa, il movimento che si produce non rappresentano la
realtà oggettiva o presunta tale, piuttosto è realtà l’esperienza che si fa. Oggi gli studi delle neuroscienze
confermano queste interazioni e mettono in relazione arte, inconscio e
produzione soggettiva della realtà. Infatti, chi può dirci cosa sia la realtà?
Esiste una sola realtà? O siamo noi che creiamo, di volta in volta, la nostra
realtà? Nell’arte di Anna Bonanni non c’è intenzionalità, c’è movimento, c’è
scelta del colore, c’è la proiezione delle energie dell’inconscio, cioè ciò che
per l’artista conta. Il fruitore dei quadri di Anna ci vede ciò che ci vuole
vedere. Spesso è il caos dentro di noi ad emergere. I colori fluiscono sulla
tela e basta e veicolano emozioni. La parte inconscia dell’artista continua ad
esprimere i suoi stati emozionali. I suoi quadri appaiono fortemente incisi,
quasi come se l’artista prima mettesse il colore, poi lo volesse togliere
attraverso le incisioni che pratica con le dita o con la spatola. Cosa vuol
dire? Farebbe pensare ad un rito
“magico”: modificare o cancellare la realtà. Se l’arte di Anna Bonanni è
espressione delle sue esperienze sensoriali intra-psichiche, allora non può che
essere anche fortemente liberatoria e liberante, persino metamorfica. Si veda
il quadro “Inquietudine”: si pensa alla
natura qual è quella che non si vede normalmente, quella che osserverebbe “un
insetto che guarda”. Per Anna noi siamo tutti connnessi nell’universo, non solo
uomini, ma animali, piante, pietre, terre, alberi, erba. Tutti comunicano tutto
tra di loro. Gli alberi comunicano tra loro attraverso le radici, i nostri 5
sensi non sono i soli, noi siamo energia quantica, memoria genetica, deja vu.
Ecco perché se osservi i quadri di Anna Bonanni ci vedi giò che ci vuoi vedere
o, meglio, ciò che ci sai vedere, che ci sai leggere. In “Ghost in the city”, qualcuno di molto a lei familiare ha riso di
cuore per più di mezz’ora, scorgendovi un fantasmino che si aggira nella città,
visibile solo ad un livello di dimensione spirituale o, chissà, forse “metafisica”.
Auguro anche a voi di vedere in questi quadri ciò che più desiderate di
vedervi. Magari, vi scoprirete un universo dentro di voi che neanche
immaginavate esistesse.
I quadri di Anna sono in vendita e parte del ricavato dalla vendita di
questi quadri, per volontà dell’artista, sarà devoluto in beneficienza a Casa
Betania.
Castrovillari,
28 Dicembre 2019-12-28
F. Minella
Bloise
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