lunedì 27 maggio 2019

CURIOSITA' EROTICHE E SALUTE PUBBLICA IN CALABRIA DI A. IANNICELLI PRESENTATO DAI LETTORI PER IL MAGGIO DEI LIBRI A CASTROVILLARI

Castrovillari. Festival Ricorrente dei Lettori & Città che legge.
I Readers per Il Maggio dei Libri, Giovedì 30 Maggio, ore 18, nel Circolo Cittadino, presentano il volume di Antonio Iannicelli "Curiosità erotiche e salute pubblica in Calabria. ‘A zzâ i Filippa e le case di tolleranza a Catanzaro", Edizioni Il Coscile. ln un contesto linguistico singolare e con completezza di analisi, attingendo dagli archivi della città (Archivio di Stato, Archivio storico Comunale, Archivio dell’Arcidiocesi e Archivio Manicomio in Girifalco) Antonio Iannicelli ha svelato le curiosità erotiche dei calabresi, mantenendo quella necessaria “leggerezza” che gli permette di riuscire a cogliere la specificità della poesia erotica popolare capace di rivendicare un suo posto di tutto rispetto accanto alla "cultura egemone". I Lettori ti attendono.
PROGRAMMA:
Saluti istituzionali:
Mimmo Lo Polito, sindaco di Castrovillari
Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Cultura Regione Calabria
Intervengono:
Antonino Ballarati, pres. ass. cult. “Circolo Cittadino”
Donatella Laudadio, capodelegazione FAI Pollino
Leonardo Alario, pres. I.R.S.D.D. Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia Cassano Ionio
Mimmo Sancineto, editore
Letture commentate: Filomena Minella Bloise
Coordina: Pasquale Pandolfi, vicepres. Accademia Pollineana
i Lettori
the Readers
FESTIVAL RICORRENTE DEI LETTORI
CASTROVILLARI-POLLINO-CALABRIA-ITALIA-EUROPA-MONDO
(Progetto Artistico-letterario dell’Accademia Pollineana
-Col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Castrovillari,
“Città che legge”)
Anno 2018/ 2019
IV EDIZIONE, 3a Ricorrenza, XIII Rassegna
IL MAGGIO DEI LIBRI 2019
#iLettori #theReaders #PollinoReaders
Patrocini: Regione Calabria, Provincia di Cosenza
Collaborazioni: A.I.C.C. Castrovillari, FAI Pollino, Pro Loco di Castrovillari, Circolo Cittadino, Ass. Cult. “Città solidale”, I.R.S.D.D. Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia Cassano Jonio, Ass. cult. “Kontatto production”, Galleria d’Arte e Casa Editrice “Il Coscile”, Promoidea, Rubbettino Editore, Luigi Pellegrini Editore, Sellerio Editore Palermo, Castelvecchi Editore, Libreria “San Francesco”.

domenica 19 maggio 2019

PANTALEONE SERGI OSPITE DEI READERS CON LIBERANDISDOMINI

Per la XIII Rassegna dei Readers, Festival Ricorrente dei Lettori, in occasione del “Maggio dei Libri” a Castrovillari (insignita del titolo “Città che legge”), si terrà il 5° appuntamento dei programmati 7 incontri con autori e le loro opere da far conoscere e leggere al pubblico: la presentazione del libro di Pantaleone Sergi “Liberandisdòmini”, Luigi Pellegrini Editore, prevista per Venerdì, 24 Maggio, ore 18:00, nel
Salone “A. Giannoni”, Circolo Cittadino, C.so Garibaldi, Castrovillari. Saluti istituzionali saranno portati da Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari. Interverrà Antonino Ballarati, pres. Ass. cult. “Circolo Cittadino”. Relazionerà Vittorio Cappelli, docente di Storia contemporanea Unical. Coordinerà Giovanni Pastore, giornalista, vice caporedattore Gazzetta del Sud.
Pantaleone Sergi con il suo romanzo “Liberandisdomini” edito da Pellegrini ha ottenuto il Premio letterario Amaro Silano 2018 per la narrativa. “Liberandisdomini racconta un paese immaginario della Calabria a cavallo tra Ottocento e Novecento, destinato a scomparire nel terremoto del 1905. Mambrici è un paese isolato che assiste allo spopolamento per effetto dell’emigrazione nella ‘Merica’”.

Al centro la figura del sindaco don Florindo appartenente alla classe nobiliare, attento a mantenere il controllo sociale ma aperto al nuovo con prudenza e soprattutto deciso a difendere il paese da don Mimì, mafioso che cerca un proprio riconoscimento. Mambrici condensa la storia di una Calabria dimenticata, funestata da calamità naturali, dalla miseria e dalle ingiustizie e percorsa da fermenti socialisti repressi sul nascere”. “Presente nel libro – è detto ancora nella motivazione del Premio suddetto – anche l’attenzione al magico, altro elemento della civiltà calabrese e il titolo del libro rinvia proprio all’invocazione di aiuto che la magara Mela pronuncia nei suoi sortilegi. Tra siccità e carestie, morti ammazzati e paventate epidemia di colera, non mancano tentativi di “resistenza socialista”. Caratterizza Liberandisdòmini l’attento lavoro sulla lingua molto ricca, a volte aulica, colta, a volte intessuta di termini inventati o dialettali, sempre originale”.
Pantaleone Sergi, giornalista, storico e scrittore, è stato inviato speciale de La Repubblica e docente di Storia del Giornalismo presso l’UNICAL. Autore di numerose pubblicazioni, con Liberandisdòmini è al suo primo romanzo.
I rappresentanti delle istituzioni, la cittadinanza, nonché tutti i rappresentanti della stampa locale, i presidenti delle associazioni ed i soci che collaborano all’iniziativa, sono invitati.
i Lettori
the Readers

FESTIVAL RICORRENTE DEI LETTORI

CASTROVILLARI-POLLINO-CALABRIA-ITALIA-EUROPA-MONDO

(Progetto Artistico-letterario dell’Accademia Pollineana
-Col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Castrovillari,
“Città che legge”)

Anno 2018/ 2019
IV EDIZIONE, 3a Ricorrenza, XIII Rassegna

IL MAGGIO DEI LIBRI 2019

#iLettori #theReaders#PollinoReaders
Patrocini: Regione Calabria, Provincia di Cosenza
Collaborazioni: A.I.C.C. Castrovillari, FAI Pollino, Pro Loco di Castrovillari, Circolo Cittadino, Ass. Cult. “Città solidale”, I.R.S.D.D. Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia Cassano Jonio, Ass. cult. “Kontatto production”, Galleria d’Arte e Casa Editrice “Il Coscile”, Promoidea, Rubbettino Editore, Luigi Pellegrini Editore, Sellerio Editore Palermo, Castelvecchi Editore, Libreria “San Francesco”.

SANTO GIOFFRE' E L'OPERA DEGLI ULIVI PRESENTATO DAI READERS

Continuano gli appuntamenti per il Maggio dei Libri a Castrovillari (CS), organizzato dal Festival Ricorrente dei Lettori "The Readers".
Mercoledì, 22 Maggio, ore 18:00, presso la Sala Consiliare, Palazzo del Municipio, Castrovillari, si realizzerà la presentazione del libro di Santo Gioffrè “L’opera degli ulivi”, Castelvecchi Editore.
Saluti istituzionali saranno portati da Mariafrancesca Corigliano, assessore alla Cultura Regione Calabria,
da Domenico Pappaterra, pres. Parco Naz. del Pollino e da Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari.
Interverranno:Giovanni Donato, pres. Ass. cult. “Città solidale”, Donatella Laudadio, capo delegazione FAI Pollino. Concluderà l’autore. Coordinerà i lavori Pasquale Pandolfi, vice pres. Accademia Pollineana.
L’opera degli ulivi è il nuovo romanzo storico-sociale di Santo Gioffrè. La narrazione parte dalle scene dei fermenti politici studenteschi che animavano le università negli anni Settanta. Manifestazioni, proteste, perquisizioni, detenzioni di armi, arresti. L’opera degli ulivi è anche amicizia, complicità, amore. il protagonista, Enzo Capoferro, è un giovane studente di Medicina, militante politico di sinistra. giulia si innamora di lui e lo sostiene nelle sue lotte, gli è compagna silenziosa e attenta. Non cerca di deviare il corso degli accadimenti nemmeno quando si accorge che Enzo è compromesso da una condanna ben lontana dalle ritorsioni per le lotte studentesche. La mala vivenza di Enzo è frutto di quella compromissione ancestrale, avuta per diritto di nascita, o obbligo di discendenza. È dunque in seno alla sua famiglia, e nel cuore del suo paese d’origine, che si scatenano le dure dinamiche sociali che trovano sfogo nella cruenta legge della vendetta. L’opera degli ulivi è metafora di un bivio, uno dei tanti davanti ai quali tutti gli uomini presto o tardi si ritrovano. Continuare o cambiare?

Santo Gioffrè
È autore di numerosi studi sulla storia, la cultura e le tradizioni popolari calabresi. Tra le sue pubblicazioni: gli Spinelli e le Nobili Famiglie di Seminara e artemisia Sanchez, dalla quale la rai ha tratto una fiction televisiva. e ancora Leonzio pilato (2010), La Terra rossa (2010) e il gran Capitán e il Mistero della Madonna nera (2014).
EVENTO ORGANIZZATO PER
i Lettori
the Readers

FESTIVAL RICORRENTE DEI LETTORI

CASTROVILLARI-POLLINO-CALABRIA-ITALIA-EUROPA-MONDO

(Progetto Artistico-letterario dell’Accademia Pollineana
-Col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Castrovillari,
“Città che legge”)

Anno 2018/ 2019
IV EDIZIONE, 3a Ricorrenza, XIII Rassegna

IL MAGGIO DEI LIBRI 2019

#iLettori #theReaders #PollinoReaders
Patrocini: Regione Calabria, Provincia di Cosenza
Collaborazioni: A.I.C.C. Castrovillari, FAI Pollino, Pro Loco di Castrovillari, Circolo Cittadino, Ass. Cult. “Città solidale”, I.R.S.D.D. Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia Cassano Jonio, Ass. cult. “Kontatto production”, Galleria d’Arte e Casa Editrice “Il Coscile”, Promoidea, Rubbettino Editore, Luigi Pellegrini Editore, Sellerio Editore Palermo, Castelvecchi Editore, Libreria “San Francesco”.

domenica 12 maggio 2019

BRUNI, QUASIMODO E L'OMBRA DI PLATONE


“ L’ombra è dentro lo scavo del tempo. Il poeta vive nel disordine, e vive di disordini. La poesia di Quasimodo ha onde greche e latine. Quasimodo resta nella caverna, aperta alla solitudine, la abita, per vivere le eredità” (dal Booktrailer  di Stefania Romito del libro di Pierfranco Bruni, L’ombra di Platone, Salvatore Quasimodo, una geografia mitica, Il Coscile).
“La poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale ed interiore, che il lettore riconosce come proprio”. S. Quasimodo.
Premessa.


Per le poesie delle sue prime raccolte, Acque e terre-1930-, Oboe sommerso-1932-, Erato ed Apollion-1936-fino ad Ed è subiso sera -1942-, Quasimodo si può considerare il caposcuola dell’Ermetismo, fiorito soprattutto a Firenze negli anni 30 ed in fermento nel decennio successivo. Il critico Francesco Flora, coniando la definizione di Ermetismo (La poesia ermetica, 1936), vi include anche Ungaretti e Montale, che la critica oggi escluderebbe dal novero degli ermetici. Non possiamo tacere l’opera delle riviste Il Frontespizio e Campo di Marte nel cercare di definire la nuova poetica, anche se è sottolineata la mancanza di un programma condiviso. Un altro critico, Carlo Bo, scrive in un altro saggio (Frontespizio) che la tendenza ermetica afferma l’idea di “letteratura come vita”. Sembra quasi una presa di distacco dalle pose magniloquenti, dalle parole roboanti del dannunzianesimo e del fascismo, essendo la letteratura “la strada più completa per la conoscenza di noi stessi, per formarci una coscienza, per fare esercizi nella palestra formativa per eccellenza”. Quindi, la letteratura è un punto di riferimento filosofico e spirituale ineludibile. Se l’arte ha una missione, è certo che sia quella di tirare in ballo la responsabilità dell’intellettuale, l’impegno che attraverso la parola poetica egli testimonia, la ricerca della verità attraverso il simbolo.  Stabilire un linguaggio comune attraverso la ricerca di una poesia “pura” pare l’intento del gruppo degli ermetici che a parte Quasimodo, si assumono   altri autori annoverati in questa corrente:  Mario Luzi, Alfonso Gatto, attivi nell’ambiente fiorentino, ma anche il ciociaro Libero De Libero, il lucano Leonardo Sinisgalli, il lombardo Vittorio Sereni, cui si affiancano i critici di area ermetica Carlo Bo, Oreste Macrì. All’Ermetismo sono state accostate alcune linee di ricerca poetica di Umberto Saba, che pure avversò l’oscurità ermetica e di Sandro Penna, per cui Pier Vincenzo Mengaldo ha parlato di “Ermetismo debole”.
L’incontro con Pierfranco Bruni a proposito del suo libro “L’ombra di Platone”.
Ora, per riprendere l’analisi di Oreste Macrì sulla prima fase della poesia di Salvatore Quasimodo, Pierfranco Bruni cita le parole del critico (pag. 17) che riassumono i motivi essenziali nel percorso quasimodiano, ma aggiunge (pag. 18) anche che il vero centro propulsore della I fase della poesia di Quasimodo, che si incentra sul tema del viaggio, si può rintracciare sicuramente nel recupero dell’infanzia, del “beato eden”. Dal 1947 in poi, ma forse anche prima, siamo di fronte ad un “altro” Quasimodo. Centrale è anche l’isola, in cui mito e sacro si intrecciano (Isola di Ulisse). Affetti, ricordi, sogni, pause e riprese costituiscono il tessuto di un’esistenza che non poteva che dipanarsi a partire dai due archetipi che polarizzano il cammino, madre e padre, e poi terra, sogno antico, sicurezza del ritorno. Dialogando con Pierfranco Bruni, gli abbiamo chiesto quali fossero le componenti ideologiche del gruppo ermetico ed in cosa consistesse specificamente l’ ermetismo di Quasimodo ed abbiamo avuto la risposta che mentre Ungaretti , insieme a D’Annunzio, è il poeta-fulcro centrale del primo Novecento, attratto dalla parola che sul tracciato di un misticismo sui generis  si fa metafora e si trasforma in metafisica, e sulla scia di Enea lambisce la profezia, fondendo nella “terra promessa” visione latina e dimensione biblica per esprimere nel “porto sepolto” tutta la geografia della sua anima; e mentre Montale vive e fa vivere al lettore diverse fasi e stagioni da Ossi di Seppia a Quaderno di quattro anni, ad Altri versi, ma resta “poeta di mezzo” che risente enormemente del tardo 800, mentre poi apre le porte al primo Ermetismo, Quasimodo è il poeta ermetico per antonomasia, in cui lo spazio diventa il mito costante, la cui grecità nasce all’interno di una metafisica del viaggio che incorpora una dimensione divina,  riporta al mito ed il mito si rigenera n una “magia alchemica”. I “Greci” Stesicoro, Ibico e Leonida , Saffo e Nosside rivivono nella parola reinventata da Quasimodo e si fanno suoni nella conchiglia del tempo, giungendo per il Mare Mediterraneo e l’ingegno del poeta-traduttore fino alla nostra moderna sensibilità. Nel cap. “La dissolvenza nella poesia”, Bruni parla di mito e sacralità, terra, madre, morte e terra promessa, interrogativi del poeta e possibili risposte. Gli chiediamo di chiarire quale è il peso di elementi così eterogenei nella poesia di Quasimodo, qual è il discrimine tra i due modi di fare poesia in Quasimodo ed in che senso tenebre e luce convivono in questo poeta. Voce della poesia, mito-magia, sacro-mito diventano tensione lirica e fucìna di immagini. Secondo Bruni, le prove più alte in Quasimodo sono quelle della I fase, che si conclude nel 1942 con Ed è subito sera. Centrale è la figura della madre, segno di una possibile riconciliazione antica, segno di una promessa originaria che salva da pianti e dolori. La presenza di elementi eterogenei nella poesia quasimodiana non esclude la presenza costante del ritmo e della musicalità del verso. Circa le luci e le ombre, non si può che essere affascinati proprio dall’ombra costante che è data da Platone. Essa è simbolo dello scavo che il poeta compie dentro la metafora della caverna, che poi significa scavo nella propria fisicità, carnalità, intimità, io-inconscio.
Il  libro di Bruni  indaga con un’analisi molto peculiare alla sua cultura ed alla sua persona le correnti poetico e filosofiche più rappresentative del 900.In Montale vede il Mal giocondo di Pirandello, parla di Salvatore Quasimodo come del poeta della centralità del Mediterraneo vero e vissuto, prosegue investigando gli echi di Leopardi nella poesia novecentesca, di D’Annunzio traghettatore verso la modernità, di Ungaretti e Cardarelli come punti di riferimento di una poetica oltre la metafisica, ma dentro la geografia dell’anima, ed ancora di Pavese-Ulisse che ritorna,di Quasimodo-Ulisse viaggiatore impareggiabile. Significativamente trattati nel libro di Bruni sono i temi della madre/viaggio/terra promessa. La madre in Pirandello è tragedia, in Quasimodo rievocazione; poi  prosegue col tema del viaggio (in Foscolo fuga costante, in Quasimodo fuga esistenziale, metafisica geografica, ma anche terra impareggiabile, percorso che resta dentro, una memoria sublime). La figura della madre sembra sconfinare nella ricerca di una terra promessa.Chiediamo a Bruni se non gli sembra che nel mondo adulto, tagliando il cordone ombelicale con la madre per la seconda volta, ci sia bisogno, ieri come oggi, di approdare ad una nuova terra (promessa o raggiunta per elezione o necessità) che nutra per natura e per cultura e che, forse,  proprio di questo vi sia bisogno: di un necessario distacco che porti a maturare la propria adultità, pur nel dolore della perdita originaria. Ci risponde che il cordone ombelicale dalla madre, in realtà, non si rompe mai. Se “la madre è ferita nella dolcezza”, la rievocazione dell’amore originario è la sola che possa far scaturire la bellezza del ricordo-dolcezza. Mi piacerebbe pensare che finchè conserviamo i ricordi del primitivo amore, allora ci sarà sempre la possibilità di un salvifico (eterno) ritorno, fors’anche solo a se stessi, un eterno- ritorno a quell’abbraccio circolare che è come una “piccola morte”, naufragio dolcissimo.
FMB




















sabato 11 maggio 2019

UN SECOLO E POCO PIU' DI LUIGI SARACENI A CASTROVILLARI


Venerdì, 17 Maggio, alle ore 18:00, nel Salone “A. Giannoni”, del Circolo Cittadino,in  C.so Garibaldi,  a Castrovillari, per la XIII Rassegna dei Readers, Festival Ricorrente dei Lettori, in occasione del “Maggio dei Libri” a Castrovillari (insignita del titolo “Città che legge”), si terrà il 3° appuntamento dei programmati 7 incontri con autori e le loro opere da far conoscere e leggere al pubblico: la presentazione del libro di Luigi Saraceni “Un secolo e poco più”, introduzione di Giuliano Pisapia, Sellerio Editore, Palermo. Saluti istituzionali saranno portati da Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari. Introdurrà
, portando i saluti a nome dell’Ass. cult. “Circolo Cittadino” Marika Magnelli, in qualità di vicepresidente. Interverranno la prof.ssa Rosa Maria Cappelli, il prof. Luigi Troccoli e S.E. Mons. Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano Ionio. Coordinerà i lavori la prof.ssa Marisa Urso. Concluderà l’autore, il magistrato Luigi Saraceni.
Nota:
Il libro, come è stato scritto, parte da un padre “rivoluzionario” e arriva a una figlia accusata di terrorismo. Scevro da intimismo, il testo racconta la storia della famiglia Saraceni e non solo: tratta del percorso che descrive ed analizza “la storia della democrazia, la nascita e lo sviluppo dei diritti, il rapporto tra politica e magistratura e tra magistratura e avvocatura.” Inquietudini e  ruolo che le diverse epoche storiche hanno assegnato alla funzione della giustizia, come scrive Giuliano Pisapia, nell’introduzione a Un secolo e poco più
si riverberano nelle storie di tre personaggi della stessa famiglia e, nel mentre, si dipana un secolo: dall’attentato a Umberto I ad oggi.
I personaggi sono essenzialmente il padre dell’autore, Silvio, un rivoluzionario, avvocato antifascista; fondatore della «Repubblica di Castrovillari; Luigi, magistrato eretico che ha operato negli anni Cinquanta in cui capitava di processare quasi esclusivamente gli emarginati e gli autori di reati contro la proprietà; magistrato con una profonda concezione della giustizia. Lo si ricorda anche come fondatore di Magistratura democratica e come deputato di una sinistra sui generis.
Infine, troviamo la figlia Federica, prima bambina, poi adolescente inquieta e  dedita all’impegno politico, che si troverà ad avversare l’ ordine sociale di quegli anni, finendo imputata e condannata per un delitto politico commesso dalle BR.
In queste tre vite si trova la rappresentazione di  una Storia soggettiva e nazionale , in cui il padre che si interroga sui suoi errori, veri o presunti, colpisce con un’evidenza dolce e drammatica in cui ciascun genitore, nelle stesse circostanze, potrebbe facilmente ritrovarsi. 



I rappresentanti delle istituzioni, la cittadinanza, nonché tutti i rappresentanti della stampa locale, i presidenti delle associazioni ed i soci che collaborano all’iniziativa, sono invitati.


Castrovillari, lì 11/Maggio/2019

DIECI MESI DI...VERSI DI MARIO MALAGRINO' AL MAGGIO DEI LIBRI PRESENTATO DAI LETTORI.
CASTROVILLARI, 11 MAGGIO 2019. Nella Città che legge #iLettori #theReaders #PollinoReaders
Per la XIII Rassegna dei Readers, Festival Ricorrente dei Lettori, in occasione del “Maggio dei Libri” a Castrovillari (insignita del titolo “Città che legge”), alla presenza di un folto pubblico, si è tenuto il 2° appuntamento dei programmati 7 incontri con autori e le loro opere da far conoscere e leggere al pubblico: la presentazione del libro dell’esordiente castrovillarese Mario Malagrinò “Dieci mesi Di…versi”, Edizioni Promoidea Pollino. Saluti istituzionali sono stati portati da Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari. Sono intervenuti: Angelo Lorenzo Filomia, editore; Francesca Giovanna D’Ingianna, logopedista, resp. Riabil Center. Ha coordinato Pasquale Pandolfi, vicepresidente Accademia Pollineana. Le letture sono state affidate a Filomena Minella Bloise e a Mena Ferraro. Ha concluso l’autore Mario Malagrinò.
Nota: Come scrive S.E. Mons. Francesco Savino, che ha curato l’introduzione del libro, si tratta di un racconto biografico, “che assurge…a flusso di coscienza collettiva”, porgendo un’occasione di comprensione di una cultura “altra” che, anzicchè suscitare pietà per la condizione dei diversamente abili, si fa lezione di accoglienza di se stessi e del prossimo, ed integrazione attiva. Il libro di Malagrinò provoca una catarsi salvifica della condizione umana, rigenerata dalla forza operante che la fede può produrre in ciascuno di noi. L’autore, che di professione è operatore sanitario, impara a fare “acrobazie con la vita” , coglie il valore dei sogni e dell’ascolto dei progetti degli altri, così da diventare esempio di come si possa canalizzare la rabbia, trasformandola in rapporto più autentico col proprio vissuto e sperimentando la capacità di diventare roccaforte anche per gli altri.
Si ringraziano tutti coloro che con la loro presenza partecipe hanno scritto con l'autore, i relatori e l'Accademia Pollineana questa bella pagina di grande affiatamento e coesione sociale.

  Ripartono a cura dell’Accademia Pollineana di Castrovillari le iniziative di lettur...