I BENI CULTURALI DI
CASTROVILLARI: DA QUI PASSA IL FUTURO DELLA IDENTITA’ CULTURALE DELLA COMUNITA’
I partners scelti per sviluppare il secondo tema
proposto dalla campagna nazionale “Libriamoci 2018” sono stati selezionati
dall’Accademia Pollineana di Castrovillari quali interlocutori privilegiati a
sviluppare il dibattito intorno all’Anno europeo del patrimonio culturale,
con una curvatura speciale che riguarda in primis Castrovillari ed, in
particolare, il Castello Aragonese, Bene comune scelto dal FAI Delegazione
Pollino per la campagna “I Luoghi del cuore”. Pertanto, in relazione al secondo
tema di “Libriamoci” mercoledì, 24
Ottobre, alle ore 18.00, presso
il Salone del Palazzo di Città, in Piazza Municipio, si è svolto un
incontro-dibattito sul tema “Beni
culturali di Castrovillari: quale futuro?” (Progettualità, comunicazione,
valorizzazione e gestione). Esperienze di comunicazione e gestione virtuose
nel territorio sono state illustrate attraverso le testimonianze dei
rappresentanti del Fai Delegazione Pollino, rappresentato dal capo delegazione
FAI Donatella Laudadio; del direttore del Gruppo Archeologico del Pollino, avv.
Claudio Zicari, (curatore del Museo Archeologico e della Pinacoteca “A.
Alfano”), prossimo a firmare una convenzione con il Comune per la gestione dei
Beni del Protoconvento francescano di Castrovillari dopo decenni di lavoro
indefesso ed alacri attività a favore della conservazione delle tracce e dei
reperti archeologici di Castrovillari; dell’ A.I.C.C. Delegazione di
Castrovillari, nella persona del suo presidente Leonardo Di Vasto (curatore
della Biblioteca civica “U. Caldora”), che ha evidenziato la criticità dei
numeri dei lettori consapevoli in Italia ed, in particolare, dei giovani,
galvanizzati e distratti da un uso sempre più massiccio e dipendente delle
nuove tecnologie. Ha relazionato, con dotta dovizia di particolari e curiosità,
sulla storia del Castello Aragonese di Castrovillari Gianluigi Trombetti, storico, bibliotecario dell’Accademia
Pollineana. Ha coordinato Filomena
Bloise, pres. dell’Accademia Pollineana, che ha fortemente voluto l’evento
al fine di riaprire il dibattito sui Beni culturali cittadini, cui dovrebbe
passare l’approfondimento della conoscenza e della identità della comunità
castrovillarese. Saluti istituzionali sono stati portati da Domenico Lo Polito, sindaco di
Castrovillari, che nel suo intervento ha tracciato la storia degli interventi
che i Beni culturali della città capoluogo del Pollino hanno fatto registrare
prima della loro fruizione ed apertura al pubblico. Nella fase del dibattito sono intervenuti, ciascuno per la propria specifica
competenza, alcuni Rappresentanti e
sottoscrittori dell’accordo di Rete per
la valorizzazione dei Beni culturali di Castrovillari promosso da Paolo
Gallo, pres. Itineraria Bruttii onlus, direttore scientifico di un Progetto con
convenzione regionale di gestione di alcuni castelli in Calabria e promotore di
una mostra sugli strumenti di tortura, da tempo allocata nel Castello Aragonese
di Castrovillari; Gaetano Sangineti, operatore per la didattica dei Beni
culturali, guida ufficiale del Parco Nazionale del Pollino, che ha evidenziato
la positività dei considerevoli flussi turistici che si convogliano su
Castrovillari, ma anche le criticità inerenti ad una non completa disponibilità
dei Beni culturali in orari propizi alle visite; Silvio Carrieri, portavoce del
Forum Terzo Settore Pollino ed illustratore, insieme al sindaco Lo Polito, del Progetto
laboratorio territoriale di occupabilità che dovrebbe portare sul Castello
Aragonese oltre settecentomila euro di investimenti per la creazione di
Fattorie didattiche digitali; Vincenzo Alvaro, giornalista Abm report, che ha
posto domande cruciali per lo sviluppo del Territorio, spesso ritardato da
meccanismi viziosi che rischiano di rallentare la crescita e compromettere il prossimo
futuro, Carla Primavera, pres. CAI,che è intervenuta sul restyling della Chiesetta
della Madonna del Riposo, frutto del volontariato generoso dei soci, Eugenio Iannelli, pres. Pro Loco di
Castrovillari, che ha evidenziato la bellezza dei Beni culturali
castrovillaresi, non sempre sostenuti da azioni di educazione alla fruizione e
rispetto dei luoghi e delle strutture, Antonio Bonifati, giovane storico
dell'arte, della scuola di specializzazione di Perugia che ha evidenziato come
alle parole seguano sempre meno di rado quei fatti concreti che potrebbero
portare all’affidamento dei Beni culurali a personale specializzato e titolato,
l’unico in grado di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico-culturale. Alla fine della manifestazione sono stati consegnati dal vicepresidente dell'Accademia Pollineana, Pasquale Pandolfi, attestati di merito accademico ai relatori, unitamente a Gianni De Marco per la perizia nella documentazione fotografica e al comm. Antonio Salerni, già curatore della Biblioteca Civica "U. Caldora", cui il sindaco Lo Polito ha consegnato personalmente una targa a nome dell'amministrazione comunale per il lungo ed onorato servizio.
Filomena Bloise
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