L’Accademia Pollineana, col patrocinio della Regione Calabria, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Castrovillari, ha organizzato e promosso giorno 28 Dicembre, alle ore 18:00, la manifestazione “Il valore del talento”, che si è svolta presso il Teatro Vittoria, in via Roma a Castrovillari ed in cui ha preso l’avvio il Premio Pollineana-Città di Castrovillari “Al valore del talento”, conferito a giovani talentuosi del territorio che, in vari ambiti del sapere e delle competenze, hanno raggiunto risultati eccellenti. Il programma della manifestazione si è articolato in tre momenti: 1) Presentazione Mostra “I pigmenti dell’anima” di Vincenzo Oranges (14 tele), corredata da antologica di versi che l'Artista castrovillarese ha composto in questi ultimi anni, per dare sfogo ai suoi sentimenti. 2) Anteprima Premio Pollineana Città di Castrovillari “Al Valore del talento”- Giovani eccellenze-, Premio che intende far conoscere le “risorse umane” del territorio ed, in particolare, quei giovani talenti (età 25-40) che si siano particolarmente distinti a livelli di eccellenza o eminenza degli studi e/o delle carriere, contribuendo, con i loro talenti, a ridefinire l’immagine positiva della Calabria nel contesto nazionale ed internazionale. In anteprima, il Premio, rappresentato da una statuetta in pietra leccese recante la civetta, appollaiata su di un libro,uccello sacro alla dea greca della sapienza Minerva e simbolo di saggezza, opera dello scultore castrovillarese Angelo Cherillo, é stato conferito alla ricercatrice Daniela De Stefano per gli eccellenti risultati raggiunti nello sport e a Roberta Lidia De Stefano, premiata dal ds dell'IIS Mattei-Pitagora-Calvosa, prof. Bruno Barreca, per la eminente carriera di giovane attrice teatrale, affermatasi in ambiente nazionale. Ha concluso degnamente la manifestazione "Cantare la Vita Nova": concerto natalizio del Coro “Nova Vox Aurea”, diretto dal Maestro Agnese Bellini, che hanno ricevuto attestati di merito accademico per le virtuose performances.
I Saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito, da Gianluca Gallo, in rappresentanza della Regione Calabria, dal pres. del consiglio comunale Piero Vico e dal noto antropologo cassanese ed eminente scrittore e studioso Leonardo Alario. Ha condotto la serata il direttivo dell'Accademia Pollineana, rappresentato da Filomena Minella Bloise, Pasquale Pandolfi, Mena Ferraro, Angela Lo Passo, Gianluigi Trombetti. A coronamento, il convivio, a base di dolci tipici natalizi, allestito dal personale qualificato dell'Istituto Professionale per I Servizi Alberghieri e Ristorazione - Ipssar Castrovillari. Sono stati resi noti i
I Saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito, da Gianluca Gallo, in rappresentanza della Regione Calabria, dal pres. del consiglio comunale Piero Vico e dal noto antropologo cassanese ed eminente scrittore e studioso Leonardo Alario. Ha condotto la serata il direttivo dell'Accademia Pollineana, rappresentato da Filomena Minella Bloise, Pasquale Pandolfi, Mena Ferraro, Angela Lo Passo, Gianluigi Trombetti. A coronamento, il convivio, a base di dolci tipici natalizi, allestito dal personale qualificato dell'Istituto Professionale per I Servizi Alberghieri e Ristorazione - Ipssar Castrovillari. Sono stati resi noti i
curricula delle due premiate, che volentieri pubblichiamo di seguito. DANIELA DE STEFANO presentata da lei stessa:
Sono nata il 02/05/1979 a Castrovillari, dove ho
vissuto fino ai 18 anni per poi partire per Napoli dove ho conseguito una prima
Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche nel 2002. Nel 2005 ho concluso il Dottorato
di Ricerca in Scienza del Farmaco, ancora presso l’Università degli Studi di
Napoli Federico II e, subito dopo, ho iniziato il corso di Specializzazione in
Farmacia Ospedaliera presso l’Università degli Studi di Salerno, concluso nel
2008. Nel 2010 ho intrapreso nuovamente gli studi universitari per conseguire
la Laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
E’stato un percorso molto formativo, che mi ha regalato oltre 40 pubblicazioni
scientifiche, il ruolo di Editor, Revisore o Coautore di libri scientifici, ben
5 premi alla carriera ed alcune esperienze all’estero, presso l’Institute
Gustave Roussy di Parigi e, l’ultima, presso l’Università Ruprecht Karls di
Heidelberg, in Germania. Da qui l’approdo a Milano, nel ruolo di Senior
Scientist dell’Istituto Europeo per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ubicato
presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, dove ho avuto l’onore di contribuire
ad uno studio clinico per l’immissione in terapia di un nuovo farmaco destinato
a bambini fibrocistici. Attualmente lavoro in una azienda privata, MultiMedica,
e mi occupo di ricerca nell’ambito di malattie dismetaboliche.
Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita,
da piccola mi piaceva correre, pattinare e giocare a tennis. Gli anni universitari
sono forse quelli più bui in questo senso, ma al conseguimento della Laurea ho
ripreso le attività sportive, in particolare corsa e spinning. Nel 2005 ho
avuto incidente d’auto nel quale ho subito una frattura scomposta di rotula che
ha comportato ben nove mesi di assoluta inattività. A seguito di questo
incidente mi era stato sconsigliato di correre ed ho ricominciato a fare sport
ripartendo dalle tavolette di propriocezione. Un vero calvario, attutito dalla
frequentazione di corsi di spinning e, successivamente, dal nuoto. Già in
Germania, nel 2011, ho ricominciato timidamente a correre, corse brevi, non più
di 10 km e solo una volta a settimana. E’ a Milano che, abitando in prossimità
del Naviglio Martesana dove vedevo tantissimi podisti, ho sentito un richiamo
fortissimo per questo sport fino ad arrivare, nel febbraio 2015, a programmare
la mia prima maratona, che ho corso a Milano il 12 Aprile 2015. Grande gioia,
una corsa serena ed allietata da tanti amici, l’inconsapevolezza di tempi/km,
l’unico obiettivo, non meno ambizioso, di arrivare al traguardo, raggiunto in
3.41.37 ore, numeri indimenticabili. A seguito di questa felicissima esperienza
ho iniziato a correre sempre più spesso ed ho capito che per ragioni fisiche e
mentali la mia distanza ideale è quella in cui non ho bisogno di accelerare
troppo ma di tenere testa. Testa bassa e voglia di fare mi hanno portato alla
mia prima ultramaratona, la 50 km lungo l’Adda, che ho anche vinto in 3.54 ore.
Da lì il progetto di arrivare ad una 100 km, fallito nel 2016 per un infortunio
che mi ha portato a concludere in 17.40 ore la 100 km più ambita, il Passatore.
Quel giorno è nato un mostro da sconfiggere, e così, nel 2017, ho iniziato a
pestare i piedi e consumare scarpette per arrivare preparata all’appuntamento
col Brigante. Tante competizioni spesso ultramaratone, mi hanno portata a
percorrere lo scorso anno oltre 1500 km in gara (e non so quanti in
allenamento!) e a piccoli successi che hanno rappresentato una spinta emotiva
straordinaria. Il programma prevedeva anche una 4x100 km (Passatore, Seregno,
Asolo, Alpi), concluso con grande soddisfazione e netto miglioramento dalla
prima all’ultima. Nel 2017, ho avuto la soddisfazione di vincere la 50 km sulla
sabbia e la sei ore di Curinga, arrivare terza alla 100 km di Asolo, la più
dura, e seconda alla 100 delle Alpi, a sole due settimane dalla 12 ore in
pista, nella quale avevo corso per 116 e rotti km. Dopo queste ultime due
gare ho ricevuto la comunicazione di essere inquadrata come atleta di interesse
nazionale per le discipline 100 km e 24 ore. Nel 2018 ho riversato tutte le mie
energie nel migliorare il mio crono sulla 100 km. Km su km mi hanno permesso
anche di migliorare su altre distanze, 10 km in 42.18, mezza maratona in
1.32.50 e maratona in 3.17.40. E a Seregno, al campionato italiano di 100 km,
mi sono trovata al posto giusto al momento giusto e abbastanza ben preparata.
Dal punto di vista cronometrico si può e devo fare di più ma ho vinto la 100 km
in 8.48 ore. Emozioni indescrivibili, l’inno di Mameli, una gara lunghissima
racchiusa in un solo istante, lacrime calde e dolcissime, che ho replicato in
Croazia, in occasione della 100 km scelta come competizione per il mondiale.
Nel mezzo tante piccole soddisfazioni, infinite emozioni che fanno da mordente
per allacciare le scarpe nelle gelide mattine milanesi.
Roberta
Lidia De Stefano, Attrice,
cantante e musicista, nata a Castrovillari, vive a Milano. Dopo il
diploma 2010/2011 all’ ”Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi” di Milano,
rientrata nel percorso “Afam” e pertanto riconosciuta a livello nazionale ed
europeo come Laurea -alterna allo studio permanente con enti del calibro di ERT
“Emilia Romagna Teatro Fondazione”, NO99 Theatre di Tallin (già premio Europa
per il Teatro alla biennale di Venezia 2017)-produzioni di ricerca proprie e
scritture con teatri nazionali e internazionali. Assieme a Lino Guanciale e
Gabriella Pession ė diretta da Giampiero Solari in “After Miss Julie”, una
produzione del Teatro “Franco Parenti” che è attualmente in tournée nazionale e
lo sarà fino al 2020. Sempre per ERT è Attrice e cantante nella compagnia “Arte
e Salute” con lo spettacolo “Marat Sade” di Nanni Garella, in cui interpreta la
protagonista Charlotte Corday, eroina della rivoluzione francese e assassina di
Marat. Lo spettacolo ha debuttato in Giappone: a Tokyo, Hamamatzu e Nagoya e
sarà ripreso nel 2019 sia in Italia all’”Arena del Sole” di Bologna, sia in
Giappone in occasione delle Olimpiadi e para Olimpiadi Tokyo 2020. Sempre
quest’anno è stata una delle performer di “Work in Progress” di Gianina
Carbunariu, una delle drammaturghe e registe più interessanti del panorama
Europeo, prodotta da ERT al “Teatro delle Passioni” e dal Festival di Pietra
Neamt e Iasi, Romania. Durante il festival Roberta viene scritturata anche per
la sua performance canora “Cosa beveva Janis Joplin?”, spettacolo
prodotto dalla sua compagnia “le brugole &co.”, che ha debuttato sempre per
ERT al Teatro delle “Moline” di Bologna, con anteprima al “Teatro Biblioteca
Quarticciolo di Roma” e nel 2019 sará ospitata in varie rassegne e festival
nazionali ed internazionali.
Nel 2017 fa
parte del cast de “La Tartaruga” di Pirandello, coproduzione ERT- MARJANISHVILI
theatre Tbilisi - “Arena del sole” Bologna.
Nel 2016 è
attrice nello spettacolo “Qualcosa a cui pensare” di Emanuele Aldrovandi, che
grazie alla vittoria del bando “NEXT” per le nuove generazioni, è stato
rappresentato anche al “Teatro India- teatro di Roma” e al “Piccolo Teatro
Grassi” di Milano. Nel 2016 incontra al teatro “Fabbricone” la danzatrice
Gaelle Bourges, con cui lavora alla performance “ á mon Seul desir “
Nel 2015
viene Segnalata dalla giuria del “premio Hystrio alla vocazione”
Nello stesso
anno é scelta dall’ attrice e regista Monica Nappo per “Il Rione” di A.
Ruccello, produzione “OUTIS”- “Piccolo teatro Grassi”.
Dal 2013 al
2015 è impegnata nella tournée di ERT, con lo spettacolo “Le memorie di un
Pazzo” di N. Gogol, per la regia del georgiano Levan Tsuladze che li farà
approdare nei festival di : Bratislava, Tbilisi, Voronez e Mosca, Sibiu,
Skopye, Modena, Bologna, Adana e Istanbul, Seoul e Busan.
Dal 2012 al
2014 ha la fortuna di incontrare il Maestro Dario Fo, che la coinvolgerà
assieme a lui, nelle ultime sue produzioni: “Una Callas dimenticata” al “Teatro
degli Arcimboldi” e “In fuga dal senato”, di Franca Rame, debuttando nei teatri
: “Sistina”, “Piccolo Teatro Strehler”- “Teatro Duse”-“Teatro Corte”....
Nel 2011
incontra Annagaia Marchioro e Giovanna Donini, con cui decide di lavorare al
primo spettacolo: “Metafisica dell’amore”, che a Milano ha debuttato al Teatro
“Elfo Puccini” e a Roma nel ridotto del Teatro “Brancaccio” nel 2013.
Molteplici
sono stati gli incontri felici dal 2011, tra i tanti l’autore napoletano Manlio
Santanelli, dopo aver interpretato il suo testo “Il Baciamano”. Massimo
Latronico e L’ orchestra di Via Padova; il regista Francesco Saponaro con cui
si è diplomata brillantemente sul testo di Enzo Moscato “Occhi Gettati”,
rappresentato al “Piccolo Teatro Studio Melato” .
Spenderei
qualche parola in piú sulla sua compagnia : “Le Brugole ” .
Nasce nel
2013 dopo la vittoria del premio “Scintille” ASTITEATRO 38.
Ad oggi si
consolida nei più prestigiosi teatri Nazionali, guadagnando consensi di una larga
parte di pubblico e critica.
Grazie anche
a qualche sporadica partecipazione in show televisivi di satira, il lavoro
delle “Brugole”, arriva anche ad un pubblico “nuovo”, non avvezzo alle pratiche
teatrali, portando dunque nuovi spettatori per la prima volta in teatro. E’
attualmente una compagnia che indaga -attraverso varie forme- varie tematiche
del femminile. Il nucleo storico della compagnia sono le attrici Roberta Lidia
De Stefano e Annagaia Marchioro, con l’autrice Giovanna Donini; ma tanti sono i
soci, i partners e le collaborazioni tra attori, registi, musicisti,
illustratori e operatori.
Le nostre
attuali produzioni sono -“Metafisica dell’amore”, “Diario di una donna
diversamente etero”, diretto e adattato da Paola Galassi. “Confetti & Karaoke”,
Regia di Monica Nappo. “Cosa beveva Janis Joplin” con Flavia Ripa e con la
drammaturgia di Magdalena Barile.
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